Attenzione:
Tutti i suggerimenti terapeutici dati in questa pagina sono stati studiati "ad hoc" in seguito ad una mia visita medica accurata presso il mio studio,
e sono stati riportati qui al solo titolo di esempio (su consenso esplicito dei pazienti).
Le risposte date non devono essere intese come terapia adatta a tutti,
Si invita pertanto il lettore ad approfondire la terapia più adeguata per la propria situazione clinica con il suo medico di fiducia.
Fra le domande molte riguardano il cibo che mangiamo, e le ricette. Se volete contribuire, mandate una ricetta che apprezzate particolarmente: la proverò volentieri e poi la pubblicherò per metterla a disposizione di tutti.
e sono stati riportati qui al solo titolo di esempio (su consenso esplicito dei pazienti).
Le risposte date non devono essere intese come terapia adatta a tutti,
Si invita pertanto il lettore ad approfondire la terapia più adeguata per la propria situazione clinica con il suo medico di fiducia.
Fra le domande molte riguardano il cibo che mangiamo, e le ricette. Se volete contribuire, mandate una ricetta che apprezzate particolarmente: la proverò volentieri e poi la pubblicherò per metterla a disposizione di tutti.
È iniziata la pubblicazione dell’indice analitico del libro: lo trovate nell’apposito capitolo.
Scrivete i vostri commenti e suggerimenti!
Dormendo si impara.
Domanda:
Nel riordinare i giornali di agosto ho ritrovato un lungo articolo di "La Repubblica" che si intitola "Dormendo si impara".
Nel leggerlo mi sono ritornate in mente alcune pagine del suo libro, nel capitolo sulla Medicina Tradizionale Cinese, là dove si parla della funzione " Cuore", che in parte corrisponde anche al sonno.
Il professor Robert Stickgold, della Harvard Medical School di Boston, pioniere degli studi sul sonno, sostiene che se non si dorme durante le ore notturne, non si può riordinare tutto ciò che si è vissuto nella giornata precedente. Questo ci porterebbe a un calo della memoria. D'altra parte ciascuno di noi si rende conto che dopo un periodo di scarso sonno la memoria diminuisce e non ci si sente in forma. Mi piacerebbe che lei approfondisse l'argomento nel suo blog. Molte grazie. Grazia R.
Risposta:
Questo interessante articolo, che è piaciuto anche a me, ci permette di renderci conto di come vengano spesso riproposti, in chiave moderna e con una serie di esperimenti ad hoc, quei concetti che la Medicina Tradizionale Cinese ha messo a punto almeno 6000 anni fa.
A pagina 167 di "Essere nel benessere", infatti, parlo del Cuore, che nella visione della MTC è una funzione fra le più importanti, e che corrisponde al centro del nostro organismo: viene normalmente definita "Imperatore" per indicare che è la funzione che governa tutte le altre, e ne è proprio il centro strategico, il cuore, appunto.
Come spiego anche ai miei pazienti durante le visite, è necessario che rispettiamo l'orologio biologico in tutti i sensi, ma in particolare per tenere equilibrata questa funzione, che deve ricaricarsi nell'ora di massimo vuoto energetico cioè dalle 23: l'ideale è permettere all'organismo di abbandonarsi al sonno, senza passare troppo tempo davanti a computer e televisione. Elizabeth Klerman, ricercatrice della Harvard Medical School, sostiene che la luce degli schermi di televisione, computer e anche di alcuni di e-reader, tramite la retina, inibisce la produzione di melatonina e rende più difficile addormentarsi. Seguono esperimenti volti a dimostrare che una persona adulta sana deve dormire circa otto ore al giorno.
Un'altra ricercatrice del Brigam and Women's Hospital, Susan Redline, definisce il sonno "il terzo pilastro della salute" insieme alla corretta alimentazione e all'esercizio fisico. Quando ho letto questo punto di vista, mi sono sentita pienamente in accordo, perché tutti i miei pazienti, al primo incontro, ricevono un foglio di istruzioni con quattro regole fondamentali per stare bene: queste tre, e inoltre l'invito a bere della buona acqua con abbondanza.
Ritornando però al fatto che il " Cuore" si ricarica con il sonno, la ricercatrice fa notare che lo scarso riposo notturno attiva circuiti dello stress e, attraverso una serie di ormoni, porta all'obesità. Inoltre, dormire rafforza il sistema immunitario e riequilibra il sistema nervoso simpatico migliorando anche la pressione del sangue.
Purtroppo già i bambini vengono condizionati dalle cattive abitudini serali. Fino all’adolescenza dovrebbero coricarsi entro le 21: Non rispettare questa buona regola è una delle cause della diminuzione delle loro difese: i nostri bambini da un lato si ammalano più facilmente, dall'altro sono più facili alle allergie. Il mio quotidiano contatto col pubblico mi porta da tanti anni a confermare che ritornare a rispettare i giusti orari del sonno permette a tutti, ma soprattutto ai bambini, di migliorare in modo notevole il proprio stato di salute.
Se vi capita sottomano l'inserto di "La Repubblica" del giorno 2 agosto 2012, vi invito a leggerlo, perché è interessante vedere come, una volta ancora, i concetti della Medicina Tradizionale Cinese siano sempre più attuali. Vi invito anche a rileggere con calma il sesto e settimo capitolo del mio libro, dedicati proprio alla MTC, perché potrete trovare delle semplici nozioni davvero utili per raggiungere e mantenere, come sempre, salute e benessere.
Nel riordinare i giornali di agosto ho ritrovato un lungo articolo di "La Repubblica" che si intitola "Dormendo si impara".
Nel leggerlo mi sono ritornate in mente alcune pagine del suo libro, nel capitolo sulla Medicina Tradizionale Cinese, là dove si parla della funzione " Cuore", che in parte corrisponde anche al sonno.
Il professor Robert Stickgold, della Harvard Medical School di Boston, pioniere degli studi sul sonno, sostiene che se non si dorme durante le ore notturne, non si può riordinare tutto ciò che si è vissuto nella giornata precedente. Questo ci porterebbe a un calo della memoria. D'altra parte ciascuno di noi si rende conto che dopo un periodo di scarso sonno la memoria diminuisce e non ci si sente in forma. Mi piacerebbe che lei approfondisse l'argomento nel suo blog. Molte grazie. Grazia R.
Risposta:
Questo interessante articolo, che è piaciuto anche a me, ci permette di renderci conto di come vengano spesso riproposti, in chiave moderna e con una serie di esperimenti ad hoc, quei concetti che la Medicina Tradizionale Cinese ha messo a punto almeno 6000 anni fa.
A pagina 167 di "Essere nel benessere", infatti, parlo del Cuore, che nella visione della MTC è una funzione fra le più importanti, e che corrisponde al centro del nostro organismo: viene normalmente definita "Imperatore" per indicare che è la funzione che governa tutte le altre, e ne è proprio il centro strategico, il cuore, appunto.
Come spiego anche ai miei pazienti durante le visite, è necessario che rispettiamo l'orologio biologico in tutti i sensi, ma in particolare per tenere equilibrata questa funzione, che deve ricaricarsi nell'ora di massimo vuoto energetico cioè dalle 23: l'ideale è permettere all'organismo di abbandonarsi al sonno, senza passare troppo tempo davanti a computer e televisione. Elizabeth Klerman, ricercatrice della Harvard Medical School, sostiene che la luce degli schermi di televisione, computer e anche di alcuni di e-reader, tramite la retina, inibisce la produzione di melatonina e rende più difficile addormentarsi. Seguono esperimenti volti a dimostrare che una persona adulta sana deve dormire circa otto ore al giorno.
Un'altra ricercatrice del Brigam and Women's Hospital, Susan Redline, definisce il sonno "il terzo pilastro della salute" insieme alla corretta alimentazione e all'esercizio fisico. Quando ho letto questo punto di vista, mi sono sentita pienamente in accordo, perché tutti i miei pazienti, al primo incontro, ricevono un foglio di istruzioni con quattro regole fondamentali per stare bene: queste tre, e inoltre l'invito a bere della buona acqua con abbondanza.
Ritornando però al fatto che il " Cuore" si ricarica con il sonno, la ricercatrice fa notare che lo scarso riposo notturno attiva circuiti dello stress e, attraverso una serie di ormoni, porta all'obesità. Inoltre, dormire rafforza il sistema immunitario e riequilibra il sistema nervoso simpatico migliorando anche la pressione del sangue.
Purtroppo già i bambini vengono condizionati dalle cattive abitudini serali. Fino all’adolescenza dovrebbero coricarsi entro le 21: Non rispettare questa buona regola è una delle cause della diminuzione delle loro difese: i nostri bambini da un lato si ammalano più facilmente, dall'altro sono più facili alle allergie. Il mio quotidiano contatto col pubblico mi porta da tanti anni a confermare che ritornare a rispettare i giusti orari del sonno permette a tutti, ma soprattutto ai bambini, di migliorare in modo notevole il proprio stato di salute.
Se vi capita sottomano l'inserto di "La Repubblica" del giorno 2 agosto 2012, vi invito a leggerlo, perché è interessante vedere come, una volta ancora, i concetti della Medicina Tradizionale Cinese siano sempre più attuali. Vi invito anche a rileggere con calma il sesto e settimo capitolo del mio libro, dedicati proprio alla MTC, perché potrete trovare delle semplici nozioni davvero utili per raggiungere e mantenere, come sempre, salute e benessere.
Alimentazione Ayurvedica
Domanda:
Mi interessa l’alimentazione ayurvedica, e recentemente ho sentito che ne parlavano anche in una “soap opera” molto seguita. Mi può spiegare a grandi linee di cosa si tratta? Grazie G.M.
Risposta:
Il termine Ayurveda deriva dal sanscrito “Veda” conoscenza e da “Ayu”, cioè vita, quindi il suo significato è "conoscenza della vita" o meglio "l’arte del buon vivere".
L'Ayurveda è tra le più antiche e complete forme di medicina, La pratica medica comprende anche una teoria della nutrizione basata sui sei sapori fondamentali e calibrata sui temperamenti individuali. I principi della cucina ayurvedica si basano su conoscenze risalenti a oltre 5000 anni fa: vengono presi in considerazione e integrati armoniosamente non solo l’alimentazione, ma anche salute, benessere ed equilibrio tra corpo e mente.
Una dieta bilanciata, nella tradizione ayurvedica, non prende in considerazione grassi, carboidrati, proteine, calorie, vitamine o minerali, ma:
o tessuti del corpo,
o livelli idrici e salini
o proprietà dei cibi (gunas)
o energia vitale (dosha)
o gusti (rasas)
o qualità dei cibi
o l'assimilazione da parte del corpo (sadhana).
I principi di base per capire questa visione così diversa dalla nostra si riferiscono sia all’individuo che al tipo di cibo.
Per quanto riguarda il cibo, vengono presi in considerazione sei gusti fondamentali:
1. il gusto dolce: stimola il pancreas ed è calmante del carattere e dell'appetito;
2. il gusto acido: stimola le ghiandole gastriche, stimola la secrezione salivale e favorisce il senso di soddisfazione;
3. il gusto salato: stimola l'appetito, influisce sul bilancio idrico ed è stabilizzante;
4. il gusto piccante: stimola il metabolismo, riscalda, purifica ed è un ottimo tonico;
5. il gusto amaro: purifica e depura, stimola le funzioni di fegato e la cistifellea;
6. il gusto astringente: seda le mucose irritate ed è prosciugante e astringente.
Per mantenere un perfetto equilibrio dovremmo alternare tutti i sei gusti durante un pasto; se un solo gusto manca, si prova un senso di insoddisfazione.
Il processo digestivo è diviso in tre fasi; nello stomaco il cibo è “crudo”: la prima “cottura” avviene nell’intestino tenue, e si completa nel colon. Nella fase “cruda” il cibo è “impuro” e potenzialmente tossico; ma dopo che è stato completamente cotto dal fuoco digestivo diventa puro e pronto per essere assimilato dall’organismo.
Ogni persona ha una sua costituzione fisiologica, data da un diverso miscelarsi dei tre elementi o dosha: Vata, Pitta e Kapha.
o Vata, l'attivo
o Pitta, il focoso
o Kapha, il placido
In ogni individuo uno dei tre elementi può essere presente in eccesso, e può variare secondo l'età, la costituzione, la stagione e il momento della giornata.
Non si devono mangiare i cibi che sviluppano l'elemento già presente in eccesso.
Qui vi riporto i sei gusti collegati ad alcuni esempi di cibi e all'influsso che hanno sui dosha.
Dolce: Zucchero di canna, riso… Aumenta kapha, diminuisce vata e pitta.
Agrodolce: Limone, formaggio fresco ... Aumenta pitta e kapha, diminuisce vata
Salato: Sale e cibo salato … Aumenta pitta e kapha, diminuisce vata
Amaro: Insalata verde, curcuma … Aumenta vata, diminuisce pitta e kapha
Piccante: Spezie, pepe, cibo speziato … Aumenta vata e pitta, diminuisce kapha
Astringente: Fagioli, mele … Aumenta vata, diminuisce pitta e kapha
Naturalmente quanto scritto sopra è un’estrema semplificazione di tutta la dottrina riguardante l’alimentazione ayurvedica. È interessante conoscerla meglio, ma intanto possiamo fare nostre alcune regole fondamentali:
o Consumare i pasti in un ambiente tranquillo.
o Masticare a lungo
o Evitare di mangiare se non si ha appetito.
o Utilizzare solo cibi di provenienza sicura, non manipolati e in accordo con la stagione e il clima
o Non farsi mai mancare vegetali freschi di stagione.
Ma questi consigli li avete trovati anche in ogni pagina del mio libro, e sono frutto dell’esperienza che porta a stare bene, e non di una dottrina particolare!
Mi interessa l’alimentazione ayurvedica, e recentemente ho sentito che ne parlavano anche in una “soap opera” molto seguita. Mi può spiegare a grandi linee di cosa si tratta? Grazie G.M.
Risposta:
Il termine Ayurveda deriva dal sanscrito “Veda” conoscenza e da “Ayu”, cioè vita, quindi il suo significato è "conoscenza della vita" o meglio "l’arte del buon vivere".
L'Ayurveda è tra le più antiche e complete forme di medicina, La pratica medica comprende anche una teoria della nutrizione basata sui sei sapori fondamentali e calibrata sui temperamenti individuali. I principi della cucina ayurvedica si basano su conoscenze risalenti a oltre 5000 anni fa: vengono presi in considerazione e integrati armoniosamente non solo l’alimentazione, ma anche salute, benessere ed equilibrio tra corpo e mente.
Una dieta bilanciata, nella tradizione ayurvedica, non prende in considerazione grassi, carboidrati, proteine, calorie, vitamine o minerali, ma:
o tessuti del corpo,
o livelli idrici e salini
o proprietà dei cibi (gunas)
o energia vitale (dosha)
o gusti (rasas)
o qualità dei cibi
o l'assimilazione da parte del corpo (sadhana).
I principi di base per capire questa visione così diversa dalla nostra si riferiscono sia all’individuo che al tipo di cibo.
Per quanto riguarda il cibo, vengono presi in considerazione sei gusti fondamentali:
1. il gusto dolce: stimola il pancreas ed è calmante del carattere e dell'appetito;
2. il gusto acido: stimola le ghiandole gastriche, stimola la secrezione salivale e favorisce il senso di soddisfazione;
3. il gusto salato: stimola l'appetito, influisce sul bilancio idrico ed è stabilizzante;
4. il gusto piccante: stimola il metabolismo, riscalda, purifica ed è un ottimo tonico;
5. il gusto amaro: purifica e depura, stimola le funzioni di fegato e la cistifellea;
6. il gusto astringente: seda le mucose irritate ed è prosciugante e astringente.
Per mantenere un perfetto equilibrio dovremmo alternare tutti i sei gusti durante un pasto; se un solo gusto manca, si prova un senso di insoddisfazione.
Il processo digestivo è diviso in tre fasi; nello stomaco il cibo è “crudo”: la prima “cottura” avviene nell’intestino tenue, e si completa nel colon. Nella fase “cruda” il cibo è “impuro” e potenzialmente tossico; ma dopo che è stato completamente cotto dal fuoco digestivo diventa puro e pronto per essere assimilato dall’organismo.
Ogni persona ha una sua costituzione fisiologica, data da un diverso miscelarsi dei tre elementi o dosha: Vata, Pitta e Kapha.
o Vata, l'attivo
o Pitta, il focoso
o Kapha, il placido
In ogni individuo uno dei tre elementi può essere presente in eccesso, e può variare secondo l'età, la costituzione, la stagione e il momento della giornata.
Non si devono mangiare i cibi che sviluppano l'elemento già presente in eccesso.
Qui vi riporto i sei gusti collegati ad alcuni esempi di cibi e all'influsso che hanno sui dosha.
Dolce: Zucchero di canna, riso… Aumenta kapha, diminuisce vata e pitta.
Agrodolce: Limone, formaggio fresco ... Aumenta pitta e kapha, diminuisce vata
Salato: Sale e cibo salato … Aumenta pitta e kapha, diminuisce vata
Amaro: Insalata verde, curcuma … Aumenta vata, diminuisce pitta e kapha
Piccante: Spezie, pepe, cibo speziato … Aumenta vata e pitta, diminuisce kapha
Astringente: Fagioli, mele … Aumenta vata, diminuisce pitta e kapha
Naturalmente quanto scritto sopra è un’estrema semplificazione di tutta la dottrina riguardante l’alimentazione ayurvedica. È interessante conoscerla meglio, ma intanto possiamo fare nostre alcune regole fondamentali:
o Consumare i pasti in un ambiente tranquillo.
o Masticare a lungo
o Evitare di mangiare se non si ha appetito.
o Utilizzare solo cibi di provenienza sicura, non manipolati e in accordo con la stagione e il clima
o Non farsi mai mancare vegetali freschi di stagione.
Ma questi consigli li avete trovati anche in ogni pagina del mio libro, e sono frutto dell’esperienza che porta a stare bene, e non di una dottrina particolare!
Stiamo diventando "immortali"?
Domanda
Gentile Dottoressa Golzi, per prima cosa desidero ringraziarla per il suo interessante libro, che tengo sempre a portata di mano, dato che riesco sempre a trovare una risposta alle molte domande che quotidianamente mi pongo. In queste pagine c’è una miniera di informazioni, complete e facilmente accessibili!
Oggi ho sentito una notizia, che mi ha lasciato perplesso, e mi chiedo se possa darmi una risposta: da diversi anni i cadaveri nei cimiteri non si decompongono più, e, al momento della riesumazione, li si trova intatti.
È la solita leggenda metropolitana, o c’è qualcosa di vero? L.R.
Risposta La notizia da lei riportata è ben conosciuta già da alcuni anni: Ho scelto di rispondere da queste righe alla sua lettera, per dare – come mia abitudine – uno spunto di riflessione ai miei lettori.
I cibi che mangiamo, perlopiù, sono di tipo industriale, e, naturalmente, vanno trattati con apposite sostanze per evitare che dopo pochi giorni siano da buttare via: come ho scritto nel libro a pag. 30 e a pag 48, varie sostanze vengono aggiunte per renderli idonei alla grande distribuzione, ma qui poniamo l’accento suoi conservanti.
Quando mai un cibo fatto in casa può durare anche un anno? Una torta, per esempio, dopo pochi giorni non è più “buona”. Negli anni sessanta c’è stato un passaggio dai cibi fatti in casa ai cibi preconfezionati e/o precotti, che contengono meno batteri: questo ha influenzato la microflora del nostro intestino, ed ha portato ad un rallentamento del processo di decomposizione del cibo.
Quindi da un lato ingeriamo, senza accorgerci, grammi e grammi di conservanti, che con il tempo entrano a far parte del nostro organismo, mentre dall’altro abbiamo una flora batterica meno efficace. Aggiungiamo anche l’uso massiccio di antibiotici che vien fatto sia su noi stessi, che sugli animali che mangiamo.
Ecco spiegati i motivi fondamentali per cui, nel momento in cui abbandoniamo questo “vestito vecchio”, lui continua a conservarsi per conto suo grazie alle sostanze ingerite, verso una "immortalità" che non è precisamente quella che desideriamo. Non vale dunque la pena di cominciare oggi stesso ad occuparci maggiormente della nostra alimentazione e di fare uso il più possibile di cibi freschi e di provenienza sicura?
Gentile Dottoressa Golzi, per prima cosa desidero ringraziarla per il suo interessante libro, che tengo sempre a portata di mano, dato che riesco sempre a trovare una risposta alle molte domande che quotidianamente mi pongo. In queste pagine c’è una miniera di informazioni, complete e facilmente accessibili!
Oggi ho sentito una notizia, che mi ha lasciato perplesso, e mi chiedo se possa darmi una risposta: da diversi anni i cadaveri nei cimiteri non si decompongono più, e, al momento della riesumazione, li si trova intatti.
È la solita leggenda metropolitana, o c’è qualcosa di vero? L.R.
Risposta La notizia da lei riportata è ben conosciuta già da alcuni anni: Ho scelto di rispondere da queste righe alla sua lettera, per dare – come mia abitudine – uno spunto di riflessione ai miei lettori.
I cibi che mangiamo, perlopiù, sono di tipo industriale, e, naturalmente, vanno trattati con apposite sostanze per evitare che dopo pochi giorni siano da buttare via: come ho scritto nel libro a pag. 30 e a pag 48, varie sostanze vengono aggiunte per renderli idonei alla grande distribuzione, ma qui poniamo l’accento suoi conservanti.
Quando mai un cibo fatto in casa può durare anche un anno? Una torta, per esempio, dopo pochi giorni non è più “buona”. Negli anni sessanta c’è stato un passaggio dai cibi fatti in casa ai cibi preconfezionati e/o precotti, che contengono meno batteri: questo ha influenzato la microflora del nostro intestino, ed ha portato ad un rallentamento del processo di decomposizione del cibo.
Quindi da un lato ingeriamo, senza accorgerci, grammi e grammi di conservanti, che con il tempo entrano a far parte del nostro organismo, mentre dall’altro abbiamo una flora batterica meno efficace. Aggiungiamo anche l’uso massiccio di antibiotici che vien fatto sia su noi stessi, che sugli animali che mangiamo.
Ecco spiegati i motivi fondamentali per cui, nel momento in cui abbandoniamo questo “vestito vecchio”, lui continua a conservarsi per conto suo grazie alle sostanze ingerite, verso una "immortalità" che non è precisamente quella che desideriamo. Non vale dunque la pena di cominciare oggi stesso ad occuparci maggiormente della nostra alimentazione e di fare uso il più possibile di cibi freschi e di provenienza sicura?
Indici analitici
Seguendo le richieste ricevute, comincio a pubblicare una serie di indici analitici per argomenti, con le pagine di riferimento in cui trovare le risposte che desiderate, sotto forma di tabella.
A sinistra sono elencati i capitoli in cui si parla dell’argomento, e a destra il numero di pagina corrispondente.
Gli argomenti che trovate per iniziare sono quelli di stagione: malattie da raffreddamento e catarro. Anche in questo caso i suggerimenti del libro sono di aiuto. Per esempio la tisana di zenzero contro il raffreddore (pag 459) è un vero toccasana, facile da preparare e gradevole, per combattere i primi malesseri del freddo, e per rinforzare le difese energetiche.
Aspetto altri suggerimenti, perché lo scopo del mio lavoro è quello di aiutarvi e di facilitarvi la consultazione: ditemi voi in quale modo vi posso essere utile.
A sinistra sono elencati i capitoli in cui si parla dell’argomento, e a destra il numero di pagina corrispondente.
Gli argomenti che trovate per iniziare sono quelli di stagione: malattie da raffreddamento e catarro. Anche in questo caso i suggerimenti del libro sono di aiuto. Per esempio la tisana di zenzero contro il raffreddore (pag 459) è un vero toccasana, facile da preparare e gradevole, per combattere i primi malesseri del freddo, e per rinforzare le difese energetiche.
Aspetto altri suggerimenti, perché lo scopo del mio lavoro è quello di aiutarvi e di facilitarvi la consultazione: ditemi voi in quale modo vi posso essere utile.
Disturbi da raffreddamento e influenza. Se ne parla nel libro alle seguenti pagine:
Rimedi per il catarro. Se ne parla nel libro alle seguenti pagine:
Medicina complementare.
Aghi per agopuntura
Domanda
In una recente intervista concessa al settimanale Oggi, rilanciata dall’Ufficio Stampa dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, il professor Silvio Garattini afferma che “L’altra medicina è … completamente senza prove”. Cosa ne pensa? L.F.
Risposta Se dovessi affrontare il discorso in maniera completa, non basterebbero numerose pagine, perciò le rispondo riferendomi in modo particolare all’agopuntura, che pratico da diversi decenni.
I miei pazienti sanno bene quanto siano efficaci gli aghi in diverse patologie, anche quando siano già state tentate strade più "ufficiali", senza successo. Vorrei sottolineare che nel 1983 la Corte di Cassazione sentenziò che l’agopuntura è riservata ai laureati in Medicina e Chirurgia, sottraendola così all’esercizio di “maghi e fattucchiere”. In questi trent’anni sono stati condotti migliaia di lavori sperimentali sull’agopuntura che provano la sua efficacia in un numero crescente di patologie e la sostanziale assenza di effetti collaterali.
Nel 2002 la FNOMCeO (cioè la Federazione Nazionale dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) affermò la rilevanza medica dell’agopuntura e della medicina cinese. Non credo che il nostro ordine si sbilancerebbe se non fosse sicuro di quanto afferma.
Il problema fondamentale è sempre lo stesso: prima di infilare degli aghi bisogna fare una diagnosi, cioè conoscere l'argomento. La cosa più sbagliata è prendere una "ricetta" e applicarla tout court: in questo caso si è destinati a un fallimento con molta probabilità.
Tanto per fare un esempio: una sindrome cervicale, che in questo periodo dell'anno tende a farsi sentire, viene alleviata rapidamente già dalla prima seduta (una mezz'ora), semplicemente con una decina di aghi; ripetendo il trattamento per due / tre volte, a distanza di una settimana circa, di solito la persona sta bene per un periodo abbastanza prolungato. Personalmente non conosco nessuna terapia che possa dare effetti tanto rapidi e duraturi.
Potrei parlare di decine di migliaia di studi che attestano l'efficacia dell'agopuntura, ma mi limito a ricordare che secondo le statistiche, la percentuale di soddisfazione dei pazienti che ricorrono ad essa per diversi tipi di patologie raggiunge il 70%. Ovviamente si fa riferimento a medici seri e preparati, che utilizzino l'agopuntura nelle situazioni in cui è indicata.
Io i miei pazienti siamo molto dispiaciuti nel vedere che la preparazione di migliaia di medici e la soddisfazione di milioni di pazienti non vengano minimamente presi in considerazione, ma sappiamo anche che nonostante periodicamente vengano lanciati degli "anatemi", in caso di necessità il metodo è a disposizione di tutti quelli che lo desiderano.
In una recente intervista concessa al settimanale Oggi, rilanciata dall’Ufficio Stampa dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, il professor Silvio Garattini afferma che “L’altra medicina è … completamente senza prove”. Cosa ne pensa? L.F.
Risposta Se dovessi affrontare il discorso in maniera completa, non basterebbero numerose pagine, perciò le rispondo riferendomi in modo particolare all’agopuntura, che pratico da diversi decenni.
I miei pazienti sanno bene quanto siano efficaci gli aghi in diverse patologie, anche quando siano già state tentate strade più "ufficiali", senza successo. Vorrei sottolineare che nel 1983 la Corte di Cassazione sentenziò che l’agopuntura è riservata ai laureati in Medicina e Chirurgia, sottraendola così all’esercizio di “maghi e fattucchiere”. In questi trent’anni sono stati condotti migliaia di lavori sperimentali sull’agopuntura che provano la sua efficacia in un numero crescente di patologie e la sostanziale assenza di effetti collaterali.
Nel 2002 la FNOMCeO (cioè la Federazione Nazionale dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) affermò la rilevanza medica dell’agopuntura e della medicina cinese. Non credo che il nostro ordine si sbilancerebbe se non fosse sicuro di quanto afferma.
Il problema fondamentale è sempre lo stesso: prima di infilare degli aghi bisogna fare una diagnosi, cioè conoscere l'argomento. La cosa più sbagliata è prendere una "ricetta" e applicarla tout court: in questo caso si è destinati a un fallimento con molta probabilità.
Tanto per fare un esempio: una sindrome cervicale, che in questo periodo dell'anno tende a farsi sentire, viene alleviata rapidamente già dalla prima seduta (una mezz'ora), semplicemente con una decina di aghi; ripetendo il trattamento per due / tre volte, a distanza di una settimana circa, di solito la persona sta bene per un periodo abbastanza prolungato. Personalmente non conosco nessuna terapia che possa dare effetti tanto rapidi e duraturi.
Potrei parlare di decine di migliaia di studi che attestano l'efficacia dell'agopuntura, ma mi limito a ricordare che secondo le statistiche, la percentuale di soddisfazione dei pazienti che ricorrono ad essa per diversi tipi di patologie raggiunge il 70%. Ovviamente si fa riferimento a medici seri e preparati, che utilizzino l'agopuntura nelle situazioni in cui è indicata.
Io i miei pazienti siamo molto dispiaciuti nel vedere che la preparazione di migliaia di medici e la soddisfazione di milioni di pazienti non vengano minimamente presi in considerazione, ma sappiamo anche che nonostante periodicamente vengano lanciati degli "anatemi", in caso di necessità il metodo è a disposizione di tutti quelli che lo desiderano.
Ora legale e orologio biologico.
Domanda
Perché in tanti si lamentano quando dormono un’ora in meno a causa dell’introduzione dell’ora legale? E.G.
Risposta
Come spiego dettagliatamente nel libro, al capitolo sette, non rispettare l’orologio biologico, in modo particolare per quanto riguarda l’orario del riposo notturno, può creare notevoli problemi: infatti la nostra energia circola nei diversi meridiani, cioè adempie alle diverse funzioni dell'organismo, secondo orari ben precisi. Ci sono momenti poi in cui queste funzioni si devono ricaricare. Per esempio, molte persone, per trovare un momento per sé alla fine di una giornata troppo impegnata, si coricano regolarmente oltre la mezzanotte, invece che entro le ventitré, oppure prendono i loro pasti alle ore più impensate. È come se vivessero uno, due o più fusi orari più in là, a seconda di quanto “sballano” rispetto agli orari corretti.
In questi giorni di passaggio all’ora legale diverse persone si lamentano regolarmente di fare fatica ad adattarsi al nuovo orario: e pensare che si tratta solo di UN’ORA, e inoltre ci sono comunque molti vantaggi per tutta la comunità. Però, come ben sappiamo, in pochi giorni si ritroverà il giusto equilibrio, proprio come quando si fa un viaggio che ci porta a cambiare di fuso orario. In alcuni casi, assumere qualche compressa di melatonina potrà aiutare a trovar il proprio benessere in tempi più rapidi.
Perché in tanti si lamentano quando dormono un’ora in meno a causa dell’introduzione dell’ora legale? E.G.
Risposta
Come spiego dettagliatamente nel libro, al capitolo sette, non rispettare l’orologio biologico, in modo particolare per quanto riguarda l’orario del riposo notturno, può creare notevoli problemi: infatti la nostra energia circola nei diversi meridiani, cioè adempie alle diverse funzioni dell'organismo, secondo orari ben precisi. Ci sono momenti poi in cui queste funzioni si devono ricaricare. Per esempio, molte persone, per trovare un momento per sé alla fine di una giornata troppo impegnata, si coricano regolarmente oltre la mezzanotte, invece che entro le ventitré, oppure prendono i loro pasti alle ore più impensate. È come se vivessero uno, due o più fusi orari più in là, a seconda di quanto “sballano” rispetto agli orari corretti.
In questi giorni di passaggio all’ora legale diverse persone si lamentano regolarmente di fare fatica ad adattarsi al nuovo orario: e pensare che si tratta solo di UN’ORA, e inoltre ci sono comunque molti vantaggi per tutta la comunità. Però, come ben sappiamo, in pochi giorni si ritroverà il giusto equilibrio, proprio come quando si fa un viaggio che ci porta a cambiare di fuso orario. In alcuni casi, assumere qualche compressa di melatonina potrà aiutare a trovar il proprio benessere in tempi più rapidi.
Cooking Therapy
Domanda
Leggendo una rivista scientifica, ho trovato un articolo che parla di "Cooking Therapy". Addirittura la si definisce "l’ultima moda in fatto di medicine alternative”, e si sottolinea che cucinare, e gustare poi i piatti preparati, allevia dolori e sofferenze sia fisiche che mentali e aumenta l’autostima.
Vorrei conoscere il suo punto di vista. S.D.
Risposta
Se ha letto il mio libro, avrà già capito che in ogni pagina cerco di dimostrare la mia profonda convinzione che la cucina è forse il posto più importante della casa: proprio per questo ho dedicato un capitolo alle ricette. Il cibo, in una vita troppo impegnata, è spesso utilizzato come valvola di sfogo compulsiva. Cucinare per se stessi e per gli altri può quindi diventare una forma di terapia, e non certo "alternativa", purché ci si organizzi per inserire questo momento fra gli altri impegni senza che diventi un ulteriore momento di stress, o che lo si senta come un obbligo ulteriore in una giornata già sovraccarica, ma sia invece un momento di relax e di creatività. Inoltre il cucinare aumenta la manualità e la memoria, favorisce i rapporti sociali e legami affettivi e familiari. Se i genitori (non necessariamente la mamma!) si mettono in cucina con i loro bambini a preparare insieme qualcosa di buono, si crea un momento di complicità positiva, e i bambini imparano a valutare il cibo in tutte le sue valenze: come alimento fisico e spirituale. Inoltre capiscono che un cibo preparato in famiglia è certamente più sano di uno – per quanto ben curato – prodotto dalla grande distribuzione.
Già adesso alcune università e centri di riabilitazione utilizzano la Cooking Therapy su pazienti affetti da disturbi ossessivo - compulsivi, da disordini alimentari e da certe forme di depressione.
Leggendo una rivista scientifica, ho trovato un articolo che parla di "Cooking Therapy". Addirittura la si definisce "l’ultima moda in fatto di medicine alternative”, e si sottolinea che cucinare, e gustare poi i piatti preparati, allevia dolori e sofferenze sia fisiche che mentali e aumenta l’autostima.
Vorrei conoscere il suo punto di vista. S.D.
Risposta
Se ha letto il mio libro, avrà già capito che in ogni pagina cerco di dimostrare la mia profonda convinzione che la cucina è forse il posto più importante della casa: proprio per questo ho dedicato un capitolo alle ricette. Il cibo, in una vita troppo impegnata, è spesso utilizzato come valvola di sfogo compulsiva. Cucinare per se stessi e per gli altri può quindi diventare una forma di terapia, e non certo "alternativa", purché ci si organizzi per inserire questo momento fra gli altri impegni senza che diventi un ulteriore momento di stress, o che lo si senta come un obbligo ulteriore in una giornata già sovraccarica, ma sia invece un momento di relax e di creatività. Inoltre il cucinare aumenta la manualità e la memoria, favorisce i rapporti sociali e legami affettivi e familiari. Se i genitori (non necessariamente la mamma!) si mettono in cucina con i loro bambini a preparare insieme qualcosa di buono, si crea un momento di complicità positiva, e i bambini imparano a valutare il cibo in tutte le sue valenze: come alimento fisico e spirituale. Inoltre capiscono che un cibo preparato in famiglia è certamente più sano di uno – per quanto ben curato – prodotto dalla grande distribuzione.
Già adesso alcune università e centri di riabilitazione utilizzano la Cooking Therapy su pazienti affetti da disturbi ossessivo - compulsivi, da disordini alimentari e da certe forme di depressione.
Barba e baffi
Domanda
Mi sono sempre chiesto perché le donne non hanno barba né baffi, a meno che non abbiano uno squilibrio ormonale, oppure qualche volta quando sono in menopausa. Lei può aiutarmi a trovare una risposta? L.Terani
Risposta
Nella Medicina Tradizionale Cinese si può trovare una spiegazione interessante.
Esiste un Meridiano, nel gruppo dei Curiosi o Meravigliosi (vedi pagina 154) che si chiama Chong Mai o "Mare del sangue": infatti, è il responsabile di questa funzione.
Ha anche molti altri ruoli, tra cui il controllo del sistema pilifero. Il Nei Jing, citato a pagina 132, ci insegna che "i peli sono il sovrappiù del sangue”. Se una donna ha uno squilibrio di Chong Mai, si può dire in certi casi che “il sangue è in eccesso rispetto all’energia”. In questa circostanza ci può essere un'alterazione della distribuzione dei peli, talvolta fino a quadri di franco "irsutismo", cioè uno sviluppo eccessivo di peli superflui.
La presenza delle mestruazioni “ferisce” sia Chong Mai che un altro meridiano, Ren Mai, e provoca una cattiva nutrizione di quei tratti dei meridiani che circondano la bocca: questa è la causa che porta all'assenza di barba e baffi, che invece sono presenti nel maschio e qualche volta nella donna quando entra in menopausa, cioè quando cessa il ciclo mestruale.
Mi sono sempre chiesto perché le donne non hanno barba né baffi, a meno che non abbiano uno squilibrio ormonale, oppure qualche volta quando sono in menopausa. Lei può aiutarmi a trovare una risposta? L.Terani
Risposta
Nella Medicina Tradizionale Cinese si può trovare una spiegazione interessante.
Esiste un Meridiano, nel gruppo dei Curiosi o Meravigliosi (vedi pagina 154) che si chiama Chong Mai o "Mare del sangue": infatti, è il responsabile di questa funzione.
Ha anche molti altri ruoli, tra cui il controllo del sistema pilifero. Il Nei Jing, citato a pagina 132, ci insegna che "i peli sono il sovrappiù del sangue”. Se una donna ha uno squilibrio di Chong Mai, si può dire in certi casi che “il sangue è in eccesso rispetto all’energia”. In questa circostanza ci può essere un'alterazione della distribuzione dei peli, talvolta fino a quadri di franco "irsutismo", cioè uno sviluppo eccessivo di peli superflui.
La presenza delle mestruazioni “ferisce” sia Chong Mai che un altro meridiano, Ren Mai, e provoca una cattiva nutrizione di quei tratti dei meridiani che circondano la bocca: questa è la causa che porta all'assenza di barba e baffi, che invece sono presenti nel maschio e qualche volta nella donna quando entra in menopausa, cioè quando cessa il ciclo mestruale.
Bambini e malattie della stagione invernale
Domanda
Gentile dottoressa, mi aiuti, per favore, a risolvere un problema che sta diventando davvero pesante. Da quando è iniziato l'inverno i miei due bambini (quattro e due anni) continuano ad ammalarsi, e presentano continuamente disturbi respiratori, con tosse e catarro. Purtroppo sono già stati trattati con antibiotico, e non solo una volta. Nella loro vita tanto breve non avevano mai avuto tanti disturbi, anche se il maggiore già l'anno scorso andava alla scuola materna. In autunno ci siamo molto stancati perché abbiamo cambiato casa e adesso abitiamo in mezzo al verde: purtroppo però i bambini non riescono mai a godere di sufficiente salute per permettere loro di uscire giocare. Mariella.
Risposta
Le cause dei problemi respiratori dei bambini in questa stagione possono essere molte. Ecco alcune ipotesi: una debolezza immunitaria congenita, oppure problemi collegati con qualche cibo che disturbi, (in particolare il latte di mucca), oppure una scarsa quantità di riposo, perché si va a dormire troppo tardi (vedi capitolo 7 sull'orologio biologico), oppure un eccesso di impegni durante il giorno, superiore alle capacità di recupero, ma un interessante ipotesi da valutare sempre e la presenza di un ambiente troppo umido in cui i bambini vivono, e questo dubbio mi sembra particolarmente valido nel suo caso, dato che i peggioramenti sono iniziati dopo il cambiamento di ambiente. Certamente in mezzo al verde si sta bene, ma qualche volta è più facile che ci siano infiltrazioni causa di umidità. Vuole controllare la sua casa, in questa direzione?
Domanda
Effettivamente la mia casa presenta delle macchie di umidità sui muri, cosa che nella casa precedente non c'era, e in alcuni punti ho trovato anche della muffa . Può essere davvero così importante per i disturbi nei miei bambini?
Risposta
L'eccesso di umidità permette lo sviluppo di funghi microscopici, che possono portare seri disturbi proprio nelle vie respiratorie e nell'intestino di organismi un po' deboli. Di fronte a quest'ultima eventualità, che lei ha riscontrato nell'ambiente in cui vive, la prima "medicina" da utilizzare è una bonifica della casa, che si può cominciare ad effettuare con l'utilizzo di un deumidificatore, che si può anche prendere in affitto.
L'esperienza mi ha mostrato che solo attuando questo primo passo indispensabile sarà poi possibile ricorrere ad aiuti, di cui esiste una vasta gamma nella medicina naturale, per sostenere l'immunità sottoforma i prodotti omeopatici, fitoterapici, oligoelementi e anche l'impiego della moxa sui punti di agopuntura.
Gentile dottoressa, mi aiuti, per favore, a risolvere un problema che sta diventando davvero pesante. Da quando è iniziato l'inverno i miei due bambini (quattro e due anni) continuano ad ammalarsi, e presentano continuamente disturbi respiratori, con tosse e catarro. Purtroppo sono già stati trattati con antibiotico, e non solo una volta. Nella loro vita tanto breve non avevano mai avuto tanti disturbi, anche se il maggiore già l'anno scorso andava alla scuola materna. In autunno ci siamo molto stancati perché abbiamo cambiato casa e adesso abitiamo in mezzo al verde: purtroppo però i bambini non riescono mai a godere di sufficiente salute per permettere loro di uscire giocare. Mariella.
Risposta
Le cause dei problemi respiratori dei bambini in questa stagione possono essere molte. Ecco alcune ipotesi: una debolezza immunitaria congenita, oppure problemi collegati con qualche cibo che disturbi, (in particolare il latte di mucca), oppure una scarsa quantità di riposo, perché si va a dormire troppo tardi (vedi capitolo 7 sull'orologio biologico), oppure un eccesso di impegni durante il giorno, superiore alle capacità di recupero, ma un interessante ipotesi da valutare sempre e la presenza di un ambiente troppo umido in cui i bambini vivono, e questo dubbio mi sembra particolarmente valido nel suo caso, dato che i peggioramenti sono iniziati dopo il cambiamento di ambiente. Certamente in mezzo al verde si sta bene, ma qualche volta è più facile che ci siano infiltrazioni causa di umidità. Vuole controllare la sua casa, in questa direzione?
Domanda
Effettivamente la mia casa presenta delle macchie di umidità sui muri, cosa che nella casa precedente non c'era, e in alcuni punti ho trovato anche della muffa . Può essere davvero così importante per i disturbi nei miei bambini?
Risposta
L'eccesso di umidità permette lo sviluppo di funghi microscopici, che possono portare seri disturbi proprio nelle vie respiratorie e nell'intestino di organismi un po' deboli. Di fronte a quest'ultima eventualità, che lei ha riscontrato nell'ambiente in cui vive, la prima "medicina" da utilizzare è una bonifica della casa, che si può cominciare ad effettuare con l'utilizzo di un deumidificatore, che si può anche prendere in affitto.
L'esperienza mi ha mostrato che solo attuando questo primo passo indispensabile sarà poi possibile ricorrere ad aiuti, di cui esiste una vasta gamma nella medicina naturale, per sostenere l'immunità sottoforma i prodotti omeopatici, fitoterapici, oligoelementi e anche l'impiego della moxa sui punti di agopuntura.
Sindrome premestruale
Domanda
Soffro particolarmente la sindrome premestruale. Mi sento dolorante e soprattutto gonfia come un palloncino, mi potrebbe per favore dare qualche consiglio per affrontare meglio questi giorni? Grazie mille. Sandra F. Milano
Risposta
Cominciamo con l’alimentazione: le vitamine fondamentali per questo problema, con relativi cibi, sono: vitamina A: mandorle e nocciole (per esempio alla prima colazione) e olio di germe di grano, ma soprattutto vitamina F, cioè due cucchiai di olio di semi di girasole, magari per condire l’insalata quotidiana; vitamina B 3 e B 6 (pollo, alici e lievito di birra). Inoltre infusi di melissa, magari con salvia e timo; ottimo è l’infuso di ortica. Se è un po’ anemica, può essere utile assumere il contenuto di una fiala di Hematite 8DH, (fiale sublinguali), ogni mattina prima di colazione, e tenere controllati gli esami del sangue.
Soffro particolarmente la sindrome premestruale. Mi sento dolorante e soprattutto gonfia come un palloncino, mi potrebbe per favore dare qualche consiglio per affrontare meglio questi giorni? Grazie mille. Sandra F. Milano
Risposta
Cominciamo con l’alimentazione: le vitamine fondamentali per questo problema, con relativi cibi, sono: vitamina A: mandorle e nocciole (per esempio alla prima colazione) e olio di germe di grano, ma soprattutto vitamina F, cioè due cucchiai di olio di semi di girasole, magari per condire l’insalata quotidiana; vitamina B 3 e B 6 (pollo, alici e lievito di birra). Inoltre infusi di melissa, magari con salvia e timo; ottimo è l’infuso di ortica. Se è un po’ anemica, può essere utile assumere il contenuto di una fiala di Hematite 8DH, (fiale sublinguali), ogni mattina prima di colazione, e tenere controllati gli esami del sangue.
Zuppa di verza
Se anche a voi, come a me, piace molto la verza, eccovi una
ricetta che ha convertito più d'una persona che prima non l’apprezzava.
Gustate volentieri questo piatto, saporito e facilmente digeribile, perché la verza è un concentrato di sostanze ottime per la nostra salute: contiene fatti molte vitamine del gruppo B (contiene anche l'acido folico), oltre che la vitamina E, C, K. inoltre vi si trovano parecchi sali minerali, tra cui un ferro, fosforo, rame, calcio ..., tanto che si può considerare un cibo utile a combattere l’anemia. Inoltre contiene il gefarnato, che è in grado di rinforzare le mucose del tubo digerente, e di combattere i bruciori di stomaco. Si potrebbe definire anche un disinfettante naturale. Oltre a queste, la verza ha molte altre proprietà; ma adesso passiamo alla "medicina applicata in cucina".
Ingredienti:
In una pentola alta e capiente mettete mezzo bicchiere di olio e la cipolla tagliata a fette, insieme alla salvia fatta a pezzetti. Fate appassire a fuoco lento e poi aggiungete la verza lavata e stracciata con le mani. Mettete un po' di sale, senza esagerare, e rigirate bene con due posate finché la verza è bene appassita. Aggiungete acqua bollente abbondante, secondo il vostro gusto, ed eventualmente un cucchiaino di dado vegetale biologico.
La cottura deve essere abbastanza breve, cioè quindici, venti minuti, perché la verza è più digeribile se non è troppo cotta.
Qualche goloso potrebbe, in un'occasione particolare, provare ad aggiungere, all'inizio, insieme alla salvia, una cucchiaiata di pancetta di maiale tagliato e listelli. Questo conferirà al piatto un gusto tipicamente lombardo.
Gustate volentieri questo piatto, saporito e facilmente digeribile, perché la verza è un concentrato di sostanze ottime per la nostra salute: contiene fatti molte vitamine del gruppo B (contiene anche l'acido folico), oltre che la vitamina E, C, K. inoltre vi si trovano parecchi sali minerali, tra cui un ferro, fosforo, rame, calcio ..., tanto che si può considerare un cibo utile a combattere l’anemia. Inoltre contiene il gefarnato, che è in grado di rinforzare le mucose del tubo digerente, e di combattere i bruciori di stomaco. Si potrebbe definire anche un disinfettante naturale. Oltre a queste, la verza ha molte altre proprietà; ma adesso passiamo alla "medicina applicata in cucina".
Ingredienti:
- una bella verza, che possibilmente abbia preso una gelata,
così rimane più tenera e saporita
- una cipolla, a me piace quella rossa di Tropea
- una manciata di salvia, anche essiccata
- olio di oliva extravergine di prima spremitura
- sale marino integrale
- eventuale dado vegetale biologico
- eventuale pancetta di maiale
In una pentola alta e capiente mettete mezzo bicchiere di olio e la cipolla tagliata a fette, insieme alla salvia fatta a pezzetti. Fate appassire a fuoco lento e poi aggiungete la verza lavata e stracciata con le mani. Mettete un po' di sale, senza esagerare, e rigirate bene con due posate finché la verza è bene appassita. Aggiungete acqua bollente abbondante, secondo il vostro gusto, ed eventualmente un cucchiaino di dado vegetale biologico.
La cottura deve essere abbastanza breve, cioè quindici, venti minuti, perché la verza è più digeribile se non è troppo cotta.
Qualche goloso potrebbe, in un'occasione particolare, provare ad aggiungere, all'inizio, insieme alla salvia, una cucchiaiata di pancetta di maiale tagliato e listelli. Questo conferirà al piatto un gusto tipicamente lombardo.
Prurito diffuso
Domanda
Da un po' di tempo mi capita di avere la pelle molto secca e avverto un prurito diffuso in tutto il corpo. È una cosa imbarazzante! Potrebbe darmi qualche rimedio per alleviare il fastidio? Le sarei molto grato. E da cosa potrebbe derivare il prurito? Gianni G. Monza
Risposta
Per cercare di togliere i sintomi più fastidiosi: prurito e secchezza della pelle, a volte è utile: Cedro del libano MG, 35 gocce mattina e sera e Ribes nero MG, 50 gocce a mezzogiorno in poca acqua. Una ventina di giorni dovrebbero essere sufficienti per capire se ci sono dei miglioramenti.
Le cause possono essere molte: per esempio l'eccesso di detersione della cute, magari con uso di saponi troppo aggressivi oppure un uso eccessivo di farmaci che possano avere alterato la flora batterica, come per esempio gli antibiotici. Se mi fa avere notizie più precise posso darle consigli più sicuri. Qualche volta questi sintomi sono conseguenza di un'intolleranza alimentare che però va precisata con sicurezza, per evitare di togliere dei cibi a casaccio, cosa molto pericolosa perché si rischia di eliminare dei nutrienti fondamentali. Le consiglio un test energetico eseguito da un professionista preparato.
Da un po' di tempo mi capita di avere la pelle molto secca e avverto un prurito diffuso in tutto il corpo. È una cosa imbarazzante! Potrebbe darmi qualche rimedio per alleviare il fastidio? Le sarei molto grato. E da cosa potrebbe derivare il prurito? Gianni G. Monza
Risposta
Per cercare di togliere i sintomi più fastidiosi: prurito e secchezza della pelle, a volte è utile: Cedro del libano MG, 35 gocce mattina e sera e Ribes nero MG, 50 gocce a mezzogiorno in poca acqua. Una ventina di giorni dovrebbero essere sufficienti per capire se ci sono dei miglioramenti.
Le cause possono essere molte: per esempio l'eccesso di detersione della cute, magari con uso di saponi troppo aggressivi oppure un uso eccessivo di farmaci che possano avere alterato la flora batterica, come per esempio gli antibiotici. Se mi fa avere notizie più precise posso darle consigli più sicuri. Qualche volta questi sintomi sono conseguenza di un'intolleranza alimentare che però va precisata con sicurezza, per evitare di togliere dei cibi a casaccio, cosa molto pericolosa perché si rischia di eliminare dei nutrienti fondamentali. Le consiglio un test energetico eseguito da un professionista preparato.
Porcospino di formaggio alle erbe
Domanda
Ho acquistato il libro da poco, ma ho già sperimentato diverse ricette. Ha proprio ragione: sono semplici da fare e davvero buone! Vorrei chiederle come fare gli aculei del "Porcospino di formaggio alle erbe" di pagina 359, al paragrafo "Erbe cipollina", se non ho in casa i semi di girasole. Mi farebbe piacere trovare altre ricette sicure su questo sito. Antonia R. Mozambano
Risposta
Riporto la ricetta originale, casomai qualcuno non l'avesse presente:
300 gr di ricotta di pecora
50 gr di gorgonzola
1 ciuffo di erba cipollina, tritata
1 ciuffo di prezzemolo, tritato
1 spicchio d'aglio piccolo, spremuto
paprica, pepe e sale
semi di girasole interi, tre piccole olive nere, da usare per le decorazioni.
Amalgamate tutti gli ingredienti, tranne i semi di girasole e le olive. Su un piattino, date all'impasto la forma di una mezza sfera allungata, infilate i semi di girasole come se fossero degli aculei, e con le tre e olive fate gli occhi e il nasino del “porcospino”.
In questo caso, come vedete nella foto, ho usato due capperi per gli occhi, e delle carote, tagliate a listarelle e tuffate in acqua e limone perché non anneriscano, per fare gli aculei.
Un consiglio in più
Provate a presentare a questo modo delle lenticchie in umido: anche il bambino più reticente di solito le apprezza e si fa convincere a mangiare sia le lenticchie che le carote. A seconda delle stagioni possono andare bene: topinambur, sedano, zucchine, cetrioli ... sempre tagliati a liste.
Ho acquistato il libro da poco, ma ho già sperimentato diverse ricette. Ha proprio ragione: sono semplici da fare e davvero buone! Vorrei chiederle come fare gli aculei del "Porcospino di formaggio alle erbe" di pagina 359, al paragrafo "Erbe cipollina", se non ho in casa i semi di girasole. Mi farebbe piacere trovare altre ricette sicure su questo sito. Antonia R. Mozambano
Risposta
Riporto la ricetta originale, casomai qualcuno non l'avesse presente:
300 gr di ricotta di pecora
50 gr di gorgonzola
1 ciuffo di erba cipollina, tritata
1 ciuffo di prezzemolo, tritato
1 spicchio d'aglio piccolo, spremuto
paprica, pepe e sale
semi di girasole interi, tre piccole olive nere, da usare per le decorazioni.
Amalgamate tutti gli ingredienti, tranne i semi di girasole e le olive. Su un piattino, date all'impasto la forma di una mezza sfera allungata, infilate i semi di girasole come se fossero degli aculei, e con le tre e olive fate gli occhi e il nasino del “porcospino”.
In questo caso, come vedete nella foto, ho usato due capperi per gli occhi, e delle carote, tagliate a listarelle e tuffate in acqua e limone perché non anneriscano, per fare gli aculei.
Un consiglio in più
Provate a presentare a questo modo delle lenticchie in umido: anche il bambino più reticente di solito le apprezza e si fa convincere a mangiare sia le lenticchie che le carote. A seconda delle stagioni possono andare bene: topinambur, sedano, zucchine, cetrioli ... sempre tagliati a liste.
Malanni di stagione
Domanda
Avevo mal di gola, ma mi è passato in pochi minuti seguendo il consiglio di agopuntura di pungere il punto sul pollice. Non volevo crederci! Adesso vorrei chiedere qualche consiglio per non farlo più tornare, visto che l’inverno è lungo. Gabriella M. Manerbio
Risposta
Per affrontare con successo la stagione fredda senza ammalarsi, bisogna mantenere alto il livello energetico. Perciò è necessaria un’alimentazione ben bilanciata fra i vari nutrienti (proteine, carboidrati e grassi), aumentando leggermente questi ultimi, con un buon livello di vitamine e sali minerali, cioè tanta frutta e verdura di stagione. La sera una buona zuppa calda a cena è un vero toccasana. Il sistema immunitario richiede anche un adeguato riposo notturno e una regolare attività fisica. È fondamentale anche mantenere caldi i piedi, la zona della cintura e la testa. Prima di coricarsi, può bere con regolarità una tisana ottenuta mettendo un pizzico di fiori di sambuco, uno di foglie di alloro e uno di foglie di salvia in una tazza di acqua bollente e addolcita con miele di tiglio o di timo.
Una pianta che migliora le capacità di adattamento alla stagione fredda, e che può essere efficace per le vie respiratorie è l’astragalo: la si trova in commercio in compresse o in capsule.
Avevo mal di gola, ma mi è passato in pochi minuti seguendo il consiglio di agopuntura di pungere il punto sul pollice. Non volevo crederci! Adesso vorrei chiedere qualche consiglio per non farlo più tornare, visto che l’inverno è lungo. Gabriella M. Manerbio
Risposta
Per affrontare con successo la stagione fredda senza ammalarsi, bisogna mantenere alto il livello energetico. Perciò è necessaria un’alimentazione ben bilanciata fra i vari nutrienti (proteine, carboidrati e grassi), aumentando leggermente questi ultimi, con un buon livello di vitamine e sali minerali, cioè tanta frutta e verdura di stagione. La sera una buona zuppa calda a cena è un vero toccasana. Il sistema immunitario richiede anche un adeguato riposo notturno e una regolare attività fisica. È fondamentale anche mantenere caldi i piedi, la zona della cintura e la testa. Prima di coricarsi, può bere con regolarità una tisana ottenuta mettendo un pizzico di fiori di sambuco, uno di foglie di alloro e uno di foglie di salvia in una tazza di acqua bollente e addolcita con miele di tiglio o di timo.
Una pianta che migliora le capacità di adattamento alla stagione fredda, e che può essere efficace per le vie respiratorie è l’astragalo: la si trova in commercio in compresse o in capsule.
Vaccinazioni
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Mal di schiena e dolori muscolari
Domanda
Da quando ho subito un tamponamento con la macchina, soffro di forti dolori alla schiena, soprattutto verso sera. Ho 46 anni e passo la mia giornata in ufficio, lavorando al computer. Maurizio F. Prato
Risposta
Dopo avere escluso col suo medico la presenza di patologie che richiedano un intervento medico, le raccomando di fare attività fisica con costanza e quotidianamente, attraverso semplici esercizi, prevalentemente di allungamento muscolare (stretching), da ripetere, per pochi minuti, più volte al dì. L’importante è non farsi vincere dalla pigrizia, mantenere una corretta postura della colonna vertebrale, evitare le posizioni scorrette e respirare regolarmente.
Un aiuto dalle piante può venire dall’olio di ginepro, zenzero, rosmarino, senape, o da decotti di salice. Qualche volta un supplemento di vitamina C riduce i dolori. Magnesium phosphoricum 8 DH, sale di Schüssler, può essere molto utile, se il dolore migliora stando al caldo. Lo si prende per via orale.
Da quando ho subito un tamponamento con la macchina, soffro di forti dolori alla schiena, soprattutto verso sera. Ho 46 anni e passo la mia giornata in ufficio, lavorando al computer. Maurizio F. Prato
Risposta
Dopo avere escluso col suo medico la presenza di patologie che richiedano un intervento medico, le raccomando di fare attività fisica con costanza e quotidianamente, attraverso semplici esercizi, prevalentemente di allungamento muscolare (stretching), da ripetere, per pochi minuti, più volte al dì. L’importante è non farsi vincere dalla pigrizia, mantenere una corretta postura della colonna vertebrale, evitare le posizioni scorrette e respirare regolarmente.
Un aiuto dalle piante può venire dall’olio di ginepro, zenzero, rosmarino, senape, o da decotti di salice. Qualche volta un supplemento di vitamina C riduce i dolori. Magnesium phosphoricum 8 DH, sale di Schüssler, può essere molto utile, se il dolore migliora stando al caldo. Lo si prende per via orale.
Vignette di Sara Uslenghi - [email protected]